Racconti
Così è la vita
Le prime luci dell'alba, un altro giorno che comincia, quasi non riesco a muovermi il mio corpo e ancora intorpidito.
E' in questo momento che ho bisogno dello stimolo, un pensiero, un appiglio, qualcosa per tirarmi su e iniziare un'altra giornata.
Basta poco, anche solo l'idea che una giornata iniziata come tutte le altre possa riservare qualche sorpresa e possa concludersi meglio di come è cominciata.
Comunque a sto punto sono decisamente sveglio, se non altro desideri e speranze mi rimettano in moto il cervello quel tanto che basta per potermi alzare e ripartire.
Sembriamo tutti uguali qua fuori tutti in fila indiana, fra le altre il cielo oggi non promette niente di buono la pioggia complica molto incasina tutto , si lo so che è necessaria è grazie all'acqua e alla terra che la riceve che riusciamo tutti a sopravvivere.... belle parole, ma rimane il fatto che incasina tutto.
E' incredibile mi faccio la morale da solo, mi lamento e mi faccio la morale dovevo immaginarmelo tsee...
lo sapevo che prima o poi questa vita mi avrebbe fottuto il cervello.
D'altronde che ti aspettavi, lavori gran parte della tua vita al chiuso, arrivi che fuori è ancora buio trascorri la giornata in spazi angusti e con poca aria e esci quando si è fatto buio di nuovo.
Non è naturale..... prima o poi qualche problema serio al cervello si origina questo è certo.
Cavolo! Un lampo...! è si mi sa che fra un po vien giu una bella acquata.
Sara meglio affrettarsi , voglio essere al coperto quando inizia a piovere.
Dio questa giornata non passa mai come quella di ieri del resto, ma tu guarda i miei colleghi tutti li a testa bassa, dico io possibile che questa vita sia quello che vogliono veramente?
No non ci credo non è possibile, sono bravi molto bravi a nascondere il loro sdegno, sicuramente in questo istante staranno pensando a chi glielo fa fare di star qui dentro tutti incastrati a lavorare e per cosa poi.
Eppure non si direbbe a vederli, non si può dire che siano felici ma non fanno trapelare neanche alcun rammarico per quello che fanno.
Tutti belli zitti e in fila come bravi soldatini...si, si, si. No, no, no, dico io povere teste vuote, forse questa è la vita che piace a voi che non avete idea di cosa sia la vita, ma non per me questa non è la mia vita no di certo.
Oddio non che sappia quale sia il mio tipo di vita, tanto meno quale sia il senso della vita, ma so di certo che questa non lo è.
Lo saprei se lo fosse lo avrei percepito, avrei notato il segno.
Finalmente fuori, è buio tanto per cambiare ma l'aria ah... quanto è buono l'odore d'aria fresca e particolarmente umida direi.
Decisamente umida, qui fuori e mezzo allagato deve aver piovuto per tutto il tempo che son stato dentro....si decisamente un bel po, praticamente non c'è più la strada...................Cazzo la strada non c'è più, o meglio c'è ma è sommersa.
Non riesco a distinguere quasi il panorama che mi circonda, sembra che stia in un posto sconosciuto e non nel solito buco dove mi reco tutti i giorni.
Almeno il cielo è chiaro vedo la luna e qualche stella, non penso che ricomincerà a piovere.
Praticamente, c'è un lago fra me e casa mia, un enorme, immenso, grandissimo lago e io non so nuotare....cazzo non lo so fare....
Comunque non piove è già qualcosa, certo che sono proprio un'inguaribile ottimista me lo diceva sempre anche la mamma che ero strano anzi che non ero normale “ tu non sei normale figliolo “ erano queste le sue parole.
A guardarmi bene intorno vedo che sono proprio in buona compagnia, un sacco di tizzi, quelli che vedo tutti i giorni e dei quali non so un'accidente tutti ammassati sulle sponde di questo lago che non più tardi di stamattina era la strada di casa.
E' buffo ci guardiamo come se aspettassimo che uno di noi faccia la prima mossa, ma nessuno in realtà sa cosa fare.
Sembriamo davvero tutti uguali, ma io lo so di essere diverso l'ho sempre saputo sin da piccolo.
Io aspetto un segno........
E' tutta la vita che aspetto un segno, io lo so che c'è di più, spesso mi metto a fissare il terreno in cerca di qualcosa che possa essere sfuggito a tutti gli altri, qualcosa di speciale che mi cambi la vita, una risposta alle mie domande.
E tutte quelle stelle in cielo è una testimonianza di qualcosa di vasto, di infinito, qualunque cosa ci sia su questa terra deve essere giunta senz'altro da quello spazio infinito, da quelle stelle che adesso si riflettono su questo enorme lago che mi separa da casa.
L'acqua cade dal cielo, l'acqua riflette il cielo, l'acqua diviene il cielo.
Le mie risposte sono li difronte a me, il cielo è ai miei piedi, devo trovare il modo di attraversarlo.
Tutti gli altri indugiano, si guardano intorno vorrebbero far qualcosa ma non osano.
Questo lago è il mio segno, le mie risposte sono al centro di esso e oltre c'è la mia vita.
Probabilmente domattina non dovrò cercare uno stimolo per alzarmi e cosi tutti i giorni a venire, da domani saprò esattamente il senso della mia esistenza, devo solo trovare il modo di affrontare il lago e andare a prendermi le mie risposte.
Quel tronco sulla riva alla mia destra sembra fare per me e abbastanza largo per potermi sostenere e rimanendo aggrappato e nuotando sono sicuro di riuscire a spostarmi fin dall'altra parte.
Il cielo è sereno non mi resta che provare.
Più facile a dirsi che a farsi, dio questo lago è enorme non ce la faccio più sono a pezzi, mi domando cosa stiano facendo tutti gli altri, sono l'unico che ha preso il largo fra gli sguardi increduli e sconcertati, mi sentivo tutti quegli occhi addosso, mentre mi allontanavo sempre più dalla riva.
Poveretti mi fanno pena, tutti li ad aspettare chissà che cosa con le loro teste vuote troppo vigliacchi per affrontare il problema, probabilmente non faranno mai più ritorno a casa, almeno fino a che le acque non si saranno ritirate, ammesso che questo accada.
Mi sembra di scorgere la riva in lontananza, cavolo non ci speravo più mi fa freddo è sono a pezzi, si, si, la riconosco è la strada, quella vecchia maledetta strada sulla quale mi sono incolonnato prima in un senso poi nell'altro ogni insulso giorno della mia esistenza, ma adesso mi sembra straordinario rivederla, anzi non credo di aver mai visto niente di più bello in tutta la mia vita.
Questo è il segno avevo ragione, il cielo mi ha risposto ha aperto i miei occhi, mi ha destato dal mio torpore finalmente so che la vita ha un senso.
Se avessi saputo prima quanto fosse bella la mia vita, forse non l'avrei biasimata cosi tanto, me la sarei goduta assaporando ogni singola cosa, come sto facendo ora nel rivedere la mia cara e vecchia strada di casa.
Sicuramente domattina sarò felice di svegliarmi per cominciare una nuova e splendida giornata.....................Ma..............Ma cosa!.................Cazz............
Mamma mia. Ma cosa cazzo è !!!!!........ Una montagna, un enorme masso, una cosa terrificante viene giù dal cielo e mi sta cadendo addosso mi sta.. schiacciando!!!!!................ ODDIO AIUTAMI DIO!!!!!!!...................................
….........................................................................................................................................................................................................................................
“Rosa sei in casa?.....”
“Si Elvira ci sono, ho chiuso le persiane perché è venuto un'acquata a vento che mi entrava tutta in casa figurati avevo appena steso i panni ad asciugare.”
“Davvero sai Rosa!..Anche in casa mia mi è entrata l'acqua, è stato proprio un bel temporale.”
A proposito di acqua, Rosa hai visto che pozza ti si è formato qui davanti al portico?.......... Stai attenta quando esci, io ci ho infilato dentro tutte e due i piedi!.......... Anzi vado a casa a cambiarmi le scarpe perché ho i piedi fradici se vengo al mercato in queste condizioni finisce che mi prendo un'accidente.
Va bene Elvira, appena son pronta vengo a suonarti il campanello e grazie di avermi avvertito della pozza!
Mammina guarda qui! Sembra un lago eh eh...!!
….........................................................................................................................................................................................................................................
Alla fine ci sono arrivato sull'altra sponda certo non come pensavo, vedo pezzi di me un po dappertutto............................
Almeno ho capito il senso della vita anche se adesso non me la potrò più godere..........................................................................................................
Me lo diceva sempre la mamma:” Ti fai troppe seghe mentali per essere una formica, tu non sei normale figliolo”..La mamma non te le mandava a dire dietro le cose.......Ma a pensarci bene...............
Comincio a credere che avesse ragione.
"Fine "
*essenza*
Le prime luci dell'alba, un altro giorno che comincia, quasi non riesco a muovermi il mio corpo e ancora intorpidito.
E' in questo momento che ho bisogno dello stimolo, un pensiero, un appiglio, qualcosa per tirarmi su e iniziare un'altra giornata.
Basta poco, anche solo l'idea che una giornata iniziata come tutte le altre possa riservare qualche sorpresa e possa concludersi meglio di come è cominciata.
Comunque a sto punto sono decisamente sveglio, se non altro desideri e speranze mi rimettano in moto il cervello quel tanto che basta per potermi alzare e ripartire.
Sembriamo tutti uguali qua fuori tutti in fila indiana, fra le altre il cielo oggi non promette niente di buono la pioggia complica molto incasina tutto , si lo so che è necessaria è grazie all'acqua e alla terra che la riceve che riusciamo tutti a sopravvivere.... belle parole, ma rimane il fatto che incasina tutto.
E' incredibile mi faccio la morale da solo, mi lamento e mi faccio la morale dovevo immaginarmelo tsee...
lo sapevo che prima o poi questa vita mi avrebbe fottuto il cervello.
D'altronde che ti aspettavi, lavori gran parte della tua vita al chiuso, arrivi che fuori è ancora buio trascorri la giornata in spazi angusti e con poca aria e esci quando si è fatto buio di nuovo.
Non è naturale..... prima o poi qualche problema serio al cervello si origina questo è certo.
Cavolo! Un lampo...! è si mi sa che fra un po vien giu una bella acquata.
Sara meglio affrettarsi , voglio essere al coperto quando inizia a piovere.
Dio questa giornata non passa mai come quella di ieri del resto, ma tu guarda i miei colleghi tutti li a testa bassa, dico io possibile che questa vita sia quello che vogliono veramente?
No non ci credo non è possibile, sono bravi molto bravi a nascondere il loro sdegno, sicuramente in questo istante staranno pensando a chi glielo fa fare di star qui dentro tutti incastrati a lavorare e per cosa poi.
Eppure non si direbbe a vederli, non si può dire che siano felici ma non fanno trapelare neanche alcun rammarico per quello che fanno.
Tutti belli zitti e in fila come bravi soldatini...si, si, si. No, no, no, dico io povere teste vuote, forse questa è la vita che piace a voi che non avete idea di cosa sia la vita, ma non per me questa non è la mia vita no di certo.
Oddio non che sappia quale sia il mio tipo di vita, tanto meno quale sia il senso della vita, ma so di certo che questa non lo è.
Lo saprei se lo fosse lo avrei percepito, avrei notato il segno.
Finalmente fuori, è buio tanto per cambiare ma l'aria ah... quanto è buono l'odore d'aria fresca e particolarmente umida direi.
Decisamente umida, qui fuori e mezzo allagato deve aver piovuto per tutto il tempo che son stato dentro....si decisamente un bel po, praticamente non c'è più la strada...................Cazzo la strada non c'è più, o meglio c'è ma è sommersa.
Non riesco a distinguere quasi il panorama che mi circonda, sembra che stia in un posto sconosciuto e non nel solito buco dove mi reco tutti i giorni.
Almeno il cielo è chiaro vedo la luna e qualche stella, non penso che ricomincerà a piovere.
Praticamente, c'è un lago fra me e casa mia, un enorme, immenso, grandissimo lago e io non so nuotare....cazzo non lo so fare....
Comunque non piove è già qualcosa, certo che sono proprio un'inguaribile ottimista me lo diceva sempre anche la mamma che ero strano anzi che non ero normale “ tu non sei normale figliolo “ erano queste le sue parole.
A guardarmi bene intorno vedo che sono proprio in buona compagnia, un sacco di tizzi, quelli che vedo tutti i giorni e dei quali non so un'accidente tutti ammassati sulle sponde di questo lago che non più tardi di stamattina era la strada di casa.
E' buffo ci guardiamo come se aspettassimo che uno di noi faccia la prima mossa, ma nessuno in realtà sa cosa fare.
Sembriamo davvero tutti uguali, ma io lo so di essere diverso l'ho sempre saputo sin da piccolo.
Io aspetto un segno........
E' tutta la vita che aspetto un segno, io lo so che c'è di più, spesso mi metto a fissare il terreno in cerca di qualcosa che possa essere sfuggito a tutti gli altri, qualcosa di speciale che mi cambi la vita, una risposta alle mie domande.
E tutte quelle stelle in cielo è una testimonianza di qualcosa di vasto, di infinito, qualunque cosa ci sia su questa terra deve essere giunta senz'altro da quello spazio infinito, da quelle stelle che adesso si riflettono su questo enorme lago che mi separa da casa.
L'acqua cade dal cielo, l'acqua riflette il cielo, l'acqua diviene il cielo.
Le mie risposte sono li difronte a me, il cielo è ai miei piedi, devo trovare il modo di attraversarlo.
Tutti gli altri indugiano, si guardano intorno vorrebbero far qualcosa ma non osano.
Questo lago è il mio segno, le mie risposte sono al centro di esso e oltre c'è la mia vita.
Probabilmente domattina non dovrò cercare uno stimolo per alzarmi e cosi tutti i giorni a venire, da domani saprò esattamente il senso della mia esistenza, devo solo trovare il modo di affrontare il lago e andare a prendermi le mie risposte.
Quel tronco sulla riva alla mia destra sembra fare per me e abbastanza largo per potermi sostenere e rimanendo aggrappato e nuotando sono sicuro di riuscire a spostarmi fin dall'altra parte.
Il cielo è sereno non mi resta che provare.
Più facile a dirsi che a farsi, dio questo lago è enorme non ce la faccio più sono a pezzi, mi domando cosa stiano facendo tutti gli altri, sono l'unico che ha preso il largo fra gli sguardi increduli e sconcertati, mi sentivo tutti quegli occhi addosso, mentre mi allontanavo sempre più dalla riva.
Poveretti mi fanno pena, tutti li ad aspettare chissà che cosa con le loro teste vuote troppo vigliacchi per affrontare il problema, probabilmente non faranno mai più ritorno a casa, almeno fino a che le acque non si saranno ritirate, ammesso che questo accada.
Mi sembra di scorgere la riva in lontananza, cavolo non ci speravo più mi fa freddo è sono a pezzi, si, si, la riconosco è la strada, quella vecchia maledetta strada sulla quale mi sono incolonnato prima in un senso poi nell'altro ogni insulso giorno della mia esistenza, ma adesso mi sembra straordinario rivederla, anzi non credo di aver mai visto niente di più bello in tutta la mia vita.
Questo è il segno avevo ragione, il cielo mi ha risposto ha aperto i miei occhi, mi ha destato dal mio torpore finalmente so che la vita ha un senso.
Se avessi saputo prima quanto fosse bella la mia vita, forse non l'avrei biasimata cosi tanto, me la sarei goduta assaporando ogni singola cosa, come sto facendo ora nel rivedere la mia cara e vecchia strada di casa.
Sicuramente domattina sarò felice di svegliarmi per cominciare una nuova e splendida giornata.....................Ma..............Ma cosa!.................Cazz............
Mamma mia. Ma cosa cazzo è !!!!!........ Una montagna, un enorme masso, una cosa terrificante viene giù dal cielo e mi sta cadendo addosso mi sta.. schiacciando!!!!!................ ODDIO AIUTAMI DIO!!!!!!!...................................
….........................................................................................................................................................................................................................................
“Rosa sei in casa?.....”
“Si Elvira ci sono, ho chiuso le persiane perché è venuto un'acquata a vento che mi entrava tutta in casa figurati avevo appena steso i panni ad asciugare.”
“Davvero sai Rosa!..Anche in casa mia mi è entrata l'acqua, è stato proprio un bel temporale.”
A proposito di acqua, Rosa hai visto che pozza ti si è formato qui davanti al portico?.......... Stai attenta quando esci, io ci ho infilato dentro tutte e due i piedi!.......... Anzi vado a casa a cambiarmi le scarpe perché ho i piedi fradici se vengo al mercato in queste condizioni finisce che mi prendo un'accidente.
Va bene Elvira, appena son pronta vengo a suonarti il campanello e grazie di avermi avvertito della pozza!
Mammina guarda qui! Sembra un lago eh eh...!!
….........................................................................................................................................................................................................................................
Alla fine ci sono arrivato sull'altra sponda certo non come pensavo, vedo pezzi di me un po dappertutto............................
Almeno ho capito il senso della vita anche se adesso non me la potrò più godere..........................................................................................................
Me lo diceva sempre la mamma:” Ti fai troppe seghe mentali per essere una formica, tu non sei normale figliolo”..La mamma non te le mandava a dire dietro le cose.......Ma a pensarci bene...............
Comincio a credere che avesse ragione.
"Fine "
*essenza*
Io e Leo
E chi lo avrebbe mai detto! Quando ho trovato Leo nella savana era solo un cucciolo smarrito ferito e affamato, più che un un fiero leone pareva un gattino spelacchiato.
Dico io, come fa un leone adulto, uno della tua stessa specie a fare a pezzi e divorare dei cuccioli indifesi, tutti i tuoi fratellini, solo perché non sono figli suoi e non hanno i suoi geni, solo per indurre la femmina ad accoppiarsi di nuovo cosi da avere una propria discendenza.
Quant'eri piccolo Leo, a dire il vero non ci avrei scommesso che ridotto com'eri saresti sopravvissuto.
E invece me ne ha date di soddisfazioni il mio gattone, certo non senza sacrifici da parte mia, ti ho amato profondamente cucciolo, fin dal primo momento che ti ho visto, dal momento che ti ho pulito dal sangue e medicato le ferite, dal momento che ti ho sfamato e coccolato, come se fossi stato mio figlio.
Un figlio... si... un bel ragazzone peloso e con tanto, tanto appetito!
E' si! Chi lo avrebbe mai detto, che quel coso piccolo magro e spelacchiato un giorno avrebbe mangiato cosi tanto ” proprio un appetito da leone “.
Però quanta soddisfazione vederlo cosi bello e cresciuto il mio cucciolo valeva proprio la pena, lo guardavo e non pensavo più alla stanchezza e ai sacrifici fatti per crescerlo, lo guardavo il mio Leo e mi ripetevo “ ne è valsa proprio la pena”.
Certo mi ero accorto che il recinto cominciava ad andargli stretto, ma lo spazio intorno alla casa era quello e non potevo liberarlo nella savana, non sarebbe mai sopravvissuto, pensa che la notte dormiva ai piedi del mio letto e non sai quanto lo innervosivano i temporali! Era cresciuto fuori il mio Leo, ma dentro era rimasto lo stesso gattino spelacchiato che raccolsi fra i cespugli.
Chi lo avrebbe mai detto che quel giorno sarei scivolato per le scale quante volte avrò fatto su e giù quei gradini fra il giardino e la veranda stando sempre attento a quell'asse sconnessa.
Certo ogni giorno me lo ripetevo! “Carlo quand'è che ti decidi a riparare questo benedetto gradino?”.
E poi entrato in casa non ci pensavo più.
Non avevo considerato che piombandoci sopra di schianto si sarebbe sfondato quel cavolo di scalino.
Stavo li, mezzo dentro e mezzo fuori dalla scala, per l'esattezza la mia gamba destra era dentro bella che incastrata in quella scala sdrucciolosa e un po' marcita dall'umidità e le ultime piogge torrenziali.
Infatti sentivo l'acqua col piede una bella pozza che si era formata sotto la scala e che avevo marcito ogni cosa.
Non era la sola cosa che grondava però, oltre a quella scala grondava anche la mia gamba...
Perdevo sangue e ne perdevo un bel po', probabilmente mi ero lacerato qualche vena importante perché non avevo mai visto tanto sangue in vita mia.
E non era niente ancora, dovevi vedere quando riuscii a estrarre la gamba dallo scalino rotto, il pezzo della scala che mancava, per intendersi quello che c'era al posto del buco, ce lo avevo piantato nella coscia e indovina? Come l'ho estratto ho cominciato a schizzare come una fontana.
Mai visto tanto sangue!!
E a giudicare dalla curiosità e l'agitazione non lo aveva visto mai neanche Leo.
Ricordo che mi corse incontro mi leccava era agitatissimo, penso che capisse che stavo male non lo avevo mai visto cosi neanche durante il peggiore dei temporali.
Si, senz'altro lo aveva capito che stavo male ma non nel modo che mi sarei aspettato.
E chi lo avrebbe mai detto mio Dio che Leo, il mio Leo, il cucciolo che avevo allevato come un figlio, chi lo avrebbe detto che dopo aver leccato il mio sangue mi avrebbe fatto letteralmente a pezzi!!!
Il mio cucciolone mio Dio, quello che dormiva ai piedi del mio letto e cercava rifugio durante il temporale, mi ha divorato mio Dio, fatto a pezzi e divorato...............................................................!
“Dico “IO” Carlo ma che ti aspettavi?!!”
Leo il tuo cucciolone come dici tu era un leone, ne più e ne meno come quello che non ha esitato a fare a pezzi e divorare i suoi fratelli perché non erano figli suoi cosi da indurre la madre a tornare in calore per potersi accoppiare.
Questa è la sua natura Carlo, un leone non cessa di essere tale solo perché tu lo desideri, il sangue ha risvegliato la sua vera essenza e si è riappropriato di qualcosa che tu gli avevi tolto la dignità di essere un leone.
Il miglior modo di prenderti cura del prossimo caro Carlo e permettergli di essere ciò che è aiutandolo, ma lasciando intatta la sua dignità e la sua natura e non cercare di trasformarlo in qualcos'altro giocando a fare “ME” sia che si tratti della tua stessa specie o come nel tuo caso di un leone....
Comunque a proposito di dignità negata sappi che dopo la tua morte anche Leo è stato abbattuto con un colpo di fucile dai tuoi soccorritori e questo solo per essersi comportato seguendo la sua natura, che “IO” gli ho donato e tu gli hai sottratto.
Tranquillo Carlo, non ce l'ho con te, penso che il tuo errore tu lo abbia già pagato anche se non lo hai ancora compreso, comunque non preoccuparti qui di tempo ne avrai per capire dove finisce il bene e comincia il male e poi sei in buona compagnia, come te ne sono giunti molti altri qui “convinti di aver fatto del bene” ma finiti decisamente male.
Fine
*essenza*
L'ultima fermata
Vivo su un treno trasandato e fatiscente, lascio le cose in giro e c'è un tale casino che spesso non so neanche dove coricarmi.
La scusa è che non ho tempo di rimetterlo a posto ma la realtà è che non ne ho voglia e comunque non ci sono che io qui, o quasi.
E' un vagone scalcinato il mio, ma continua la sua corsa fra scossoni e sbalzi di tensione che mi lasciano sovente al buio......
Il buio......
Il buio qui non è normale è un po come il fenomeno della notte bianca, una luce oscura, crepuscolare, che non ti fa dormire
e non ti fa vedere chiaro se rimani sveglio e allora gli occhi fanno brutti scherzi creano sagome e immagini sfocate
e rivedi cose che non dovresti.....che non vorresti rivedere.
Per questo tengo la luce accesa.
Odio la luce dei neon è bianca come la nebbia e fredda come una lapide.
Ma non è stato sempre cosi, un tempo qui era diverso, più accogliente, più caldo e luminoso.
Un tempo il panorama che scorreva dai finestrini era un altro, a volte nuvoloso e tempestoso senza dubbio, ma altre volte sereno e assolato, talmente bello da rendere il viaggio unico e meraviglioso.
Non posso credere che sia lo stesso vagone, lo stesso posto dove ho vissuto momenti cosi belli.
Questo tunnel non vuol finire mai, sembra di stare in un budello ed essere digeriti lentamente e inesorabilmente...
Si soffoca qui dentro, manca l'aria e poi c'è questo silenzio.....
Questo silenzio irreale.....
Ma che fine hanno fatto i rumori e i suoni, io stesso non ne emetto, non sento il mio respiro, ne il battito del mio cuore,
non si sente niente, neanche i soliti rumori e scricchiolii di fondo.
Non erano dei bei rumori da sentire ma almeno era qualcosa........
Certo quando c'era il suono della vita era tutto diverso, quello copriva tutto, anche il solito sferragliare di tutti i giorni.
Ora invece c'è solo silenzio.......
A volte il silenzio è più assordante del frastuono e non c'è cosa più difficile che cercare di far tacere il silenzio.
Dovevo aspettarmelo, quella mattina sentivo che stavamo rallentando ma non pensavo che sarebbe salito qualcuno tanto meno lei.
Ma non devo pensare a lei, devo correre, correre più forte che posso, sperando che questo tunnel finisca e la luce del giorno ritorni nuovamente............
Dio se mi costa!
Non sai la fatica che faccio a tenere le luci accese.
Sembra che la corrente elettrica che serve a tenere accesi questi dannati neon provenga direttamente dal mio cervello....
Tenerli accesi mi esaurisce e non mi lascia energia per fare altro.
Sono cosi stanco......
.................................Quando lei è salita non l'avevo riconosciuta.
Uno si aspetta sempre che quando arriva il cielo si oscuri, gli uccellini smettano di cinguettare, la terra tremi e cosi via, che il tempo si fermi............Una sorta di immagine biblica, grave come l'evento che sta per compiersi.
E invece niente, non ho sentito niente, ne uno scossone ne un sobbalzo, ne un alito di vento gelido o qualunque altra cosa potesse farmi intuire che cosa sarebbe accaduto.
Lei entra e non te ne accorgi perché non si rivela mai per ciò che è.
Te ne accorgi solo quando è troppo tardi, quando le porte si richiudono e ormai è li con te e ad un tratto tutto si fa oscuro e freddo.
Ancora adesso avverto la sua presenza, è ancora qui per finire l'opera.
.................................La morte.
Tutti se la immaginano scheletrica col cappuccio e la falce ma lei non è cosi, tutt'altro, lei è bellissima e provocante e ti desidera, ti sussurra di seguirla, ti ammalia col suo sguardo e se non distogli il tuo sei perduto........
So che è ancora qui, non la vedo ma so che c'è, bellissima come la persona straordinaria che si è portata via.
Assurdo.....Quasi gradisco la sua presenza.........Lei è stata l'ultima a vederla viva prima di portarsela via per sempre.
Mi chiedo cosa avrà provato trovandosela davanti, mi chiedo se se ne sia accorta......
Non so per quanto tempo ancora queste luci reggeranno, so che sono stanco e sempre più tentato di voltarmi a guardarla.
A volte mi domando se non sia io a tenerla qui con me, se non sia io a condurre questo treno sempre più in profondità lontano dalla luce.......
Dio........La luce!
Se n'è andata di nuovo e ogni volta impiega sempre di più a ritornare.....
Un ombra, in piedi di fronte a me....Eccola!
“Cosa vuoi, vuoi che ti guardi negli occhi, vuoi portare via anche me?
Avanti mostrati in tutta la tua bellezza fammi vedere il tuo sguardo, pensi forse di farmi un torto?”
“Te ne stai li in piedi, nuda è provocante, ma il tuo volto........!
Il tuo volto ti tradisce........”
“La tua faccia è un teschio scarno, dunque era vero, qualcuno ha già visto il tuo vero volto, niente occhi,
due orbite vuote e inespressive, oscure come il vuoto che mi hai lasciato intorno....”
“Cara morte riesco a vederti per come sei veramente, un insieme di nostalgia malinconia e rimpianto.
Prendi la forma di ciò che più desidero ma non sarai mai come la persona che ti sei portata via.
“Lei” era viva, calda e luminosa tanto da rischiarare le giornate più buie della mia vita e un po di quella luce mi è rimasta dentro.
Ti vedo attraverso la sua luce è questo l'ultimo regalo che mi ha fatto, e tu...........Tu non puoi farci niente.
Luce!...............
La luce è tornata e lei come al solito è svanita nel nulla, sono di nuovo quasi solo su questa carrozza trasandata.
Ma c'è qualcosa di diverso, sento gli scricchiolii e lo sferragliare del treno.....
Dio è il rumore più bello che abbia mai sentito!
So che la luce se ne andrà e che lei tornerà per riprovarci, ma io la guarderò in viso e sapro cosa vedere.
Sono un sopravvissuto e come tale sto imparando a gestire la mia energia, la priorità e muovere questo treno,
continuare la mia corsa e cercare di portarlo fuori prima possibile da questo tunnel.
Spero prima o poi di riuscire a rivedere la luce
e che magari il mio treno faccia un'altra fermata.....
Che le porte si riaprano nuovamente....
So che non sarà “Lei “, ma sarà calda e luminosa e magari mi aiuterà a rimettere a posto questo vagone malandato
e a renderlo nuovamente accogliente.
Per adesso ho me stesso e il mio spirito a farmi compagnia,
alle volte sembra perduto, ma io so che è li
in attesa di tempi migliori.
*essenza*
Vivo su un treno trasandato e fatiscente, lascio le cose in giro e c'è un tale casino che spesso non so neanche dove coricarmi.
La scusa è che non ho tempo di rimetterlo a posto ma la realtà è che non ne ho voglia e comunque non ci sono che io qui, o quasi.
E' un vagone scalcinato il mio, ma continua la sua corsa fra scossoni e sbalzi di tensione che mi lasciano sovente al buio......
Il buio......
Il buio qui non è normale è un po come il fenomeno della notte bianca, una luce oscura, crepuscolare, che non ti fa dormire
e non ti fa vedere chiaro se rimani sveglio e allora gli occhi fanno brutti scherzi creano sagome e immagini sfocate
e rivedi cose che non dovresti.....che non vorresti rivedere.
Per questo tengo la luce accesa.
Odio la luce dei neon è bianca come la nebbia e fredda come una lapide.
Ma non è stato sempre cosi, un tempo qui era diverso, più accogliente, più caldo e luminoso.
Un tempo il panorama che scorreva dai finestrini era un altro, a volte nuvoloso e tempestoso senza dubbio, ma altre volte sereno e assolato, talmente bello da rendere il viaggio unico e meraviglioso.
Non posso credere che sia lo stesso vagone, lo stesso posto dove ho vissuto momenti cosi belli.
Questo tunnel non vuol finire mai, sembra di stare in un budello ed essere digeriti lentamente e inesorabilmente...
Si soffoca qui dentro, manca l'aria e poi c'è questo silenzio.....
Questo silenzio irreale.....
Ma che fine hanno fatto i rumori e i suoni, io stesso non ne emetto, non sento il mio respiro, ne il battito del mio cuore,
non si sente niente, neanche i soliti rumori e scricchiolii di fondo.
Non erano dei bei rumori da sentire ma almeno era qualcosa........
Certo quando c'era il suono della vita era tutto diverso, quello copriva tutto, anche il solito sferragliare di tutti i giorni.
Ora invece c'è solo silenzio.......
A volte il silenzio è più assordante del frastuono e non c'è cosa più difficile che cercare di far tacere il silenzio.
Dovevo aspettarmelo, quella mattina sentivo che stavamo rallentando ma non pensavo che sarebbe salito qualcuno tanto meno lei.
Ma non devo pensare a lei, devo correre, correre più forte che posso, sperando che questo tunnel finisca e la luce del giorno ritorni nuovamente............
Dio se mi costa!
Non sai la fatica che faccio a tenere le luci accese.
Sembra che la corrente elettrica che serve a tenere accesi questi dannati neon provenga direttamente dal mio cervello....
Tenerli accesi mi esaurisce e non mi lascia energia per fare altro.
Sono cosi stanco......
.................................Quando lei è salita non l'avevo riconosciuta.
Uno si aspetta sempre che quando arriva il cielo si oscuri, gli uccellini smettano di cinguettare, la terra tremi e cosi via, che il tempo si fermi............Una sorta di immagine biblica, grave come l'evento che sta per compiersi.
E invece niente, non ho sentito niente, ne uno scossone ne un sobbalzo, ne un alito di vento gelido o qualunque altra cosa potesse farmi intuire che cosa sarebbe accaduto.
Lei entra e non te ne accorgi perché non si rivela mai per ciò che è.
Te ne accorgi solo quando è troppo tardi, quando le porte si richiudono e ormai è li con te e ad un tratto tutto si fa oscuro e freddo.
Ancora adesso avverto la sua presenza, è ancora qui per finire l'opera.
.................................La morte.
Tutti se la immaginano scheletrica col cappuccio e la falce ma lei non è cosi, tutt'altro, lei è bellissima e provocante e ti desidera, ti sussurra di seguirla, ti ammalia col suo sguardo e se non distogli il tuo sei perduto........
So che è ancora qui, non la vedo ma so che c'è, bellissima come la persona straordinaria che si è portata via.
Assurdo.....Quasi gradisco la sua presenza.........Lei è stata l'ultima a vederla viva prima di portarsela via per sempre.
Mi chiedo cosa avrà provato trovandosela davanti, mi chiedo se se ne sia accorta......
Non so per quanto tempo ancora queste luci reggeranno, so che sono stanco e sempre più tentato di voltarmi a guardarla.
A volte mi domando se non sia io a tenerla qui con me, se non sia io a condurre questo treno sempre più in profondità lontano dalla luce.......
Dio........La luce!
Se n'è andata di nuovo e ogni volta impiega sempre di più a ritornare.....
Un ombra, in piedi di fronte a me....Eccola!
“Cosa vuoi, vuoi che ti guardi negli occhi, vuoi portare via anche me?
Avanti mostrati in tutta la tua bellezza fammi vedere il tuo sguardo, pensi forse di farmi un torto?”
“Te ne stai li in piedi, nuda è provocante, ma il tuo volto........!
Il tuo volto ti tradisce........”
“La tua faccia è un teschio scarno, dunque era vero, qualcuno ha già visto il tuo vero volto, niente occhi,
due orbite vuote e inespressive, oscure come il vuoto che mi hai lasciato intorno....”
“Cara morte riesco a vederti per come sei veramente, un insieme di nostalgia malinconia e rimpianto.
Prendi la forma di ciò che più desidero ma non sarai mai come la persona che ti sei portata via.
“Lei” era viva, calda e luminosa tanto da rischiarare le giornate più buie della mia vita e un po di quella luce mi è rimasta dentro.
Ti vedo attraverso la sua luce è questo l'ultimo regalo che mi ha fatto, e tu...........Tu non puoi farci niente.
Luce!...............
La luce è tornata e lei come al solito è svanita nel nulla, sono di nuovo quasi solo su questa carrozza trasandata.
Ma c'è qualcosa di diverso, sento gli scricchiolii e lo sferragliare del treno.....
Dio è il rumore più bello che abbia mai sentito!
So che la luce se ne andrà e che lei tornerà per riprovarci, ma io la guarderò in viso e sapro cosa vedere.
Sono un sopravvissuto e come tale sto imparando a gestire la mia energia, la priorità e muovere questo treno,
continuare la mia corsa e cercare di portarlo fuori prima possibile da questo tunnel.
Spero prima o poi di riuscire a rivedere la luce
e che magari il mio treno faccia un'altra fermata.....
Che le porte si riaprano nuovamente....
So che non sarà “Lei “, ma sarà calda e luminosa e magari mi aiuterà a rimettere a posto questo vagone malandato
e a renderlo nuovamente accogliente.
Per adesso ho me stesso e il mio spirito a farmi compagnia,
alle volte sembra perduto, ma io so che è li
in attesa di tempi migliori.
*essenza*